In occasione del Congresso Internazionale IUSVE International – Global Frontiers in Psychological Research, alcuni collaboratori dell’Osservatorio hanno presentato i risultati di ricerche recenti.
Il prof. Davide Girardi – responsabile dell’Osservatorio IUSVE “Giovani e futuro” – ha proposto un intervento dal titolo Facing the Future(s): Young Italian Adults Between Empowerment and Illusion, nel quale si indaga il rapporto tra l’agency individuale dei giovani italiani e i vincoli sociali (strutturali e simbolici) che condizionano la transizione all’età adulta, in un contesto di grandi trasformazioni eco-sociali. Pur mostrando orientamento al futuro, ottimismo, determinazione e adattabilità, i giovani sperimentano un forte scarto rispetto al proprio ideale di vita, dovuto a carenze sistemiche del contesto italiano. L’indagine su 2.000 giovani evidenzia come il futuro sia affidato principalmente a reti relazionali ristrette (famiglia e amici), suggerendo un divario tra potenzialità individuali e contesto sociale, con il rischio di alimentare un’illusione di autodeterminazione non supportata da condizioni reali.
Un secondo lavoro, dal titolo The Environmental Impact of the Digital Universe and the Role of the Humanities, è stato proposto dalla dott.ssa Cecilia Pellizzari, in collaborazione con il dott. Enrico Orsenigo e la dott.ssa Maria Valentini. Il contributo affronta una sfida cruciale per l’umanità: l’impatto ambientale del digitale, articolato tra emissioni incorporate (legate a produzione, trasporto e assemblaggio dei dispositivi) ed emissioni operative (generate dall’uso quotidiano di servizi digitali). A partire da questi dati, viene esplorato il potenziale di una disciplina emergente – l’“educazione ambientale delle risorse digitali” – che, attraverso un approccio psicologico ed educativo, promuove consapevolezza critica e conoscenze approfondite sul Cloud computing. L’intervento invita a ripensare il nostro rapporto con il digitale, auspicando una nuova paideia in grado di rigenerare il pensiero e guidare verso forme più sostenibili di interazione tecnologica.
Il terzo intervento, presentato dal prof. Marco Zuin e dalla dott.ssa Vanessa Donadel, dal titolo Personality Traits and Cognitive Functioning: Psychological Correlates and Clinical Implications, ha approfondito la relazione tra tratti di personalità e abilità cognitive, considerando l’intelligenza come variabile dipendente. Su un campione di 83 giovani adulti, i risultati mostrano che alcuni tratti della personalità (come Dominanza, Vigilanza, Astrazione, Perfezionismo e Autosufficienza) spiegano fino al 33,5% della varianza del QI totale. Diversi tratti risultano predittivi di specifici indici cognitivi (comprensione verbale, ragionamento percettivo, memoria di lavoro e velocità di elaborazione). I risultati suggeriscono che la personalità influisce in modo differenziato sulle prestazioni cognitive, con rilevanti implicazioni cliniche e psicodiagnostiche per interventi personalizzati e valutazioni integrate tra intelligenza e personalità.
Nella medesima occasione, la dott.ssa Giovanna De Martino ha presentato due poster.
Il primo, dal titolo Rethinking Specific Learning Disorders: A Prospective and Project-Oriented Perspective, illustra una ricerca osservativa condotta su nove studenti con DSA, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, seguiti in un centro specializzato. L’indagine esplora l’applicabilità del modello di psicodiagnosi progettuale, che concepisce la diagnosi non come semplice classificazione, ma come un processo evolutivo, finalizzato ad attivare risorse, promuovere consapevolezza, motivazione e costruzione di un’identità positiva. L’utilizzo integrato di test psicologici, interviste e analisi qualitativa mette in luce il valore formativo della diagnosi quando è condivisa, contestualizzata e orientata al futuro.
Il secondo contributo, Supporting Music Learning in Students with SLD. A Case Study with G., descrive un intervento educativo-musicale rivolto a un ragazzo con diagnosi di dislessia, discalculia e disgrafia. Svolto in un contesto extrascolastico, l’intervento ha integrato strategie multisensoriali, strumenti compensativi, tecnologie didattiche e partiture semplificate. I risultati evidenziano miglioramenti significativi nel rendimento scolastico, nella lettura musicale, nell’autonomia e nel senso di autoefficacia.
Questi contributi riflettono l’impegno dell’Osservatorio IUSVE “Giovani e Futuro” nel promuovere ricerche innovative e multidisciplinari su temi cruciali per il benessere, lo sviluppo e l’inclusione delle nuove generazioni. Il congresso ha rappresentato un’occasione preziosa di confronto e condivisione nel panorama della ricerca psicologica contemporanea.